barbers’ stories

Cracovia, che la leggenda vuole fondata sconfiggendo un drago, trasuda magia nelle strade e piazze di età medievale, nella sua antichissima Università, sulle sponde della Vistola e a Kazimerz, il quartiere abitato per secoli dalle comunità ebraica e cristiana e che oggi, tra musei e sinagoghe, antichi palazzi e botteghe, pullula di caffè, ristoranti, club – insomma, il posto più vivace della città. La storia mitica di questo sito Patrimonio Unesco si fonde sia con alcuni grigi resti del socialismo reale sia con la modernità di un’economia in costante crescita, dando vita a un ambiente unico. Ci si muove su tram e treni di ultima generazione, si pedala su una vasta rete di piste ciclabili, si fa sosta in hotel e ristoranti raffinati ma onesti.
Uscendo dalla città, una natura maestosa fatta di laghi, campagne remote, montagne e foreste e due luoghi imperdibili della storia del ‘900: la fabbrica (oggi museo interattivo) di Schindler, l’uomo che salvò centinaia di ebrei, celebrato nel film di Steven Spielberg e Nowa Huta, esperimento di città ideale dell’architettura socialista costruita dal nulla negli anni ’50 accanto alla più grande acciaieria del paese, dove si può ancora guidare una Trabant color pastello, visitare uno dei pochi milk bar rimasti e viaggiare in un tempo che non c’è più.

Valdagno è una piccola gemma di architettura medievale e rinascimentale sul fiume Agno, incastonata tra le colline delle Prealpi Venete, in provincia di Vicenza. Immersa nella natura (a 10 minuti di auto si è sulle piste da sci e a 20 sulle piccole Dolomiti) Valdagno ha anche una fervida attività culturale che gravita attorno al settecentesco Palazzo Festari, sede di una galleria di Arte Moderna, al Teatro Super e al Parco La Favorita, entrambi dal design razionalista, ai Festival internazionali di jazz e arte contemporanea.

La sua vera anima, però, batte nei telai e nelle concerie. Qui ha sede il museo d’impresa NUMAT (Museo delle Macchine Tessili) dove si possono ammirare i macchinari di archeologia industriale usati per la produzione di tessuti di qualità dall’azienda che la famiglia Marzotto fondò nel 1836. A Valdagno prosperano piccole realtà artigianali d’eccellenza, specializzate nella lavorazione della lana e nella cucitura di pellami pregiati per l’alta moda Made in Italy e per l’automotive di lusso.

E quando si vuole staccare la spina, ci si trova in compagnia, come tipico del Veneto, attorno a un buon bicchiere – in questo caso di biancorosso, un aperitivo liquoroso che si trova solo alla liquoreria Carlotto, un caratteristico locale centenario, tra i luoghi di ritrovo preferiti dai giovani.

Inspiegabilmente fuori dalle rotte battute dal turismo, Guilford è una cittadina di sessantamila abitanti ai primi posti delle classifiche per la migliore qualità della vita nel Regno Unito. Vivere e lavorare qui significa trovarsi circondati dalla campagna e allo stesso tempo essere a Londra in 40 minuti e in poco di più sulla soleggiata costa meridionale inglese. Dominata dalla collina con il poderoso torrione del castello normanno, Guilford ha l’atmosfera rilassata delle città attraversate dal fiume, lungo il quale passeggiare o da percorrere in barca.
Allo stesso tempo, al calar del sole i pub della High Street si animano con musica dal vivo, aprendo le danze a una vita notturna movimentata ma sicura, come dimostra la Purple Flag, assegnata alle città dove si può camminare in sicurezza anche dopo il tramonto.
Altre particolarità: la vicina sede della scuderia britannica di Formula Uno McLaren, i vigneti locali dai quali si producono vini pluripremiati, le maestose residenze estive della nobiltà inglese e la scoperta che a Polesden Lacey, villa presso Great Bookham, vicino a Guilford, è custodito il meraviglioso Miracolo della neve (1472), dipinto a tempera su tavola del Perugino – un pezzo di Rinascimento italiano nel cuore del verdissimo Surrey.